giovedì 14 marzo 2013

IL RUOLO DEL RESPONSABILE DI SISTEMI DI GESTIONE


In un recentissimo articolo apparso sull’Harvard Business Review Italia, John P.  Kotter,  forse il massimo esperto di leadership e cambiamento nelle organizzazioni, sfata definitivamente un luogo comune molto diffuso nel mondo aziendale.
Secondo questo luogo comune i manager delle aziende devono essere sempre di più leader e dedicarsi alla definizione delle strategie di cambiamento.
Che il cambiamento sia necessario in “un mercato caratterizzato da turbolenza costante e incertezza permanente” è certo, ma come garantire che persone che devono dedicarsi alla gestione e al controllo delle attività riescano ad avere sufficienti competenze ed energie per pensare al futuro e all’innovazione.
Per Kotter occorre rinunciare definitivamente a questa illusione e accettare che le organizzazioni abbiano un sistema di gestione il più efficiente ed efficace possibile, organizzato in maniera chiara su base gerarchica e in grado di garantire una navigazione sicura nelle turbolenze del mercato.
Per orientare la navigazione occorre qualcosa di diverso, svincolato dalla gerarchia aziendale, su base volontaria, un comitato strategico il cui compito è pensare al futuro, produrre idee e innovazione e non vincolato a compiti di controllo.
Che di questo comitato, gruppo di lavoro, team, possano far parte anche persone che operano nella struttura gerarchica e di controllo è auspicabile, ma sempre su base volontaria e non gerarchica.
La proposta di Kotter è di articolare l’organizzazione in modo tale da garantire elevate performances manageriali senza perdere flessibilità, capacità di innovazione e propensione la cambiamento.
Il suo sistema duale è al tempo stesso semplice e difficile perché la sua realizzazione all’interno delle organizzazioni avrebbe il vantaggio di orientare le risorse e i talenti nella direzione giusta ma probabilmente si scontra con l’illusione di molti manager di essere anche dei grandi leader e di non accettare visioni diverse all’interno dell’organizzazione, alimentando il conformismo aziendale.
Credo che questa nuova visione debba far riflettere soprattutto i responsabili dei Sistemi di gestione che spesso interpretano il loro ruolo come eminentemente strategico solo perché tutti gli standard prevodono la conduzione di riesami periodici da parte della Direzione sui risultati raggiunti e sulla ridefinizione di obiettivi di miglioramento.
In realtà il ruolo del Responsabile del Sistema di gestione deve essere sempre di più quello di un professional preparato tecnicamente e in grado di fornire all’azienda ciò che è indispensabile per la sua sopravvivenza: la capacità di definire sistemi di monitoraggio e controllo sempre più efficienti ed efficaci in un mondo complesso.
Che i sistemi di gestione possano fornire poi dati ed  elementi di valutazione che possono influire sulle decisioni strategiche è importante ma occorre non scambiare un singolo fattore (i dati e i risultati che i sistemi di gestione possono garantire e rendere evidenti alla direzione) con la capacità di delineare politiche e azioni di cambiamento che è sempre il risultato di più fattori e, in particolare, secondo Kotter della capacità di liberare le energie intellettuali e creative delle persone dell’organizzazione.
Nella mia esperienza professionale le esperienze migliori di consulenza sono quelle che mi hanno consentito di affiancare e sostenere un Responsabile dei Sistemi di gestione (o un gruppo di lavoro) che si sono dedicati al miglioramento del Sistema di gestione facendolo apprezzare all’interno dell’organizzazione come strumento di miglioramento della capacità di gestione e controllo dei processi.
Il Responsabile dei Sistemi di gestione è da questo punto di vista un consulente interno, un metodologo e facilitatore che favorisce il miglioramento e il controllo dei processi grazie alla capacità di offrire metodi di analisi e di risoluzione dei problemi.
Una delle modalità più efficaci è a mio avviso quella del coaching, modalità che gli consente di avere un supporto da parte di un consulente che fornisce stimoli di riflessione sulle metodologie e gli strumenti applicabili all’interno dell’organizzazione. In questa nostra prima newsletter potrete trovare la proposta di Auditadistanza.it per un coaching che sfrutta le tecnologie della comunicazione per assicurare ai Responsabili dei Sistemi di gestione un supporto efficiente, non invasivo, che favorisce la crescita personale e professionale.
Paolo Scavino.

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